Contiene “proteine animali trasformate” (PAT).:
Le proteine animali trasformate vengono prodotte partendo da sottoprodotti di animali riconosciuti idonei al consumo umano e conosciuti come materiali di Categoria 3.
Origine | Materiale di origine animale Categoria 3 Reg CE 1069/2009 proveniente da impianti autorizzati CE |
Trattamento | Processo di fusione ed essicazione |
Destinazione | Impianti trasformazione CAT. 3 Impianti produzione PET-FOOD |
Confezione | Sfuso in cassoni scarrabili |
Numero di riconoscimento | ABP36PROP3 ai sensi del Reg. CE 1069/2009 |
Le PAT (Proteine Animali Trasformate) sono un prodotto così definito:
“ottenuto per il trattamento termico, essicazione e macinazione, di animali terrestri a sangue caldo o di loro parti, da cui il grasso può essere stato in parte estratto o separato per via fisica. Possono essere estratte anche chimicamente, con solventi, in tal caso possono contenere fino allo 0.1% di esano”
e ancora:
“Le proteine animali trasformate derivate da sottoprodotti di origine animale diversi dai materiali di categoria 3 di cui all’articolo 10, lettere n), o) e p), del regolamento (CE) n. 1069/2009 possono essere utilizzate come ingredienti per la produzione di alimenti trasformati per animali da compagnia. Le proteine animali trasformate possono essere dichiarate alimenti per animali da compagnia solo se sono mescolate in proporzioni appropriate con altri alimenti normalmente consumati dalle specie di animali da compagnia in questione. I produttori di proteine animali trasformate possono tuttavia fornire il prodotto a detentori di allevamenti o mute di cani riconosciuti e a rifugi per cani e gatti per la produzione di mangimi misti per cani e gatti. In tal caso il prodotto va dichiarato ed etichettato come proteine animali trasformate.
Le PAT sono il risultato della lavorazione di pacchi intestinali suini, grasso suino e bovino, e dei sottoprodotti di origine animale.
Sono utilizzate principalmente nelle industrie del pet-food, essendone da anni (dai tempi della “mucca pazza”) vietato l’uso per l’alimentazione di animali destinati al consumo umano o alla produzione di alimenti destinati al consumo umano.
Tramite processi di tipo industriale, è possibile estrarre proteine animali anche da cuoio, piume, ossa, zoccoli, corna, peli, nonché da materiali di origine organica animale, mal conservati e quindi diventati non commestibili.
Sarebbe possibile sottoporre a lavorazione anche fanghi di fognatura, liquami, letame, guano etc, ma questo tipo di prodotti è proibito nella CE.
In pratica sono il modo più economico di estrarre proteine animali da ingredienti che altrimenti non potrebbero essere utilizzati per l’alimentazione, in quanto mal conservati, o non commestibili “tal quali”.
E’ QUANTO DI PEGGIO SI POSSA TROVARE NEI MANGIMI, e la loro presenza deve essere fortemente penalizzata.
SONO DA EVITARE ACCURATAMENTE.
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